Se qualcuno si chiede cosa sia successo di veramente importante in e per la Cina durante la settimana dal 9 al 15 novembre 2015, non si deve rimanere sconcertati se la risposta che si ottiene da una qualsiasi persona cinese è “la festa dei single” e non l’incontro tra Xi Jinping e il presidente di Taiwan Ma Yingjiu, che non capitava dal 1949.
L’evento di quella settimana per i cinesi è stato la festa dei single, che di per sè non sarebbe nemmeno così importante se non fosse che da qualche anno a questa parte e’ contraddistinta da incredibili sconti sul piu’ grande portale di e-commerce cinese, ovvero Taobao. Quindi tutti i cinesi hanno speso la giornata dell’11 novembre su Taobao a mai,mai,mai, ovvero comprare, comprare, comprare.
Si dice che l’origine di questa festa sia stata l’iniziativa di un gruppo di studenti single della Nanjing University che, a partire dal 1993, hanno cominciato a fare delle uscite con altri amici/amiche single allo scopo di trovare l’anima gemella. Il giorno prescelto è stato l’11 novembre proprio per la combinazione dei quattro “1” di mese e giorno, che ovviamente simboleggiano il single, la persona sola. La tradizione si e’ tramandata negli anni, e’ fuoriuscita dall’università raggiungendo anche il resto della società che ora le festeggia come una vera e propria festa nazionale.
In cinese viene chiamata “shuang shi yi” (doppio 11) oppure “guang gun jie” (festa dello scapolo). Inizialmente riservata solo agli uomini (guanggun è il termine cinese per indicare lo scapolo), oggi è invece festeggiata da entrambi i sessi che organizzano cene e serate al KTV (il karaoke cinese) dove tutti i single si presentano e, chissà, magari scatta l’amore tra qualcuno! Vi è a quanto pare anche la tradizione di mangiare gli youtiao, dei dolci cinesi fritti molto simili, nella forma, ai churros spagnoli.
C’è stata anche una “festa dello scapolo del secolo” avvenuta l’11-11-2011, alla quale io ero presente. All’epoca abitavo alla Zhejiang University di Hangzhou e devo dire che gli sconti su Taobao non erano ancora il tema principale di questa festa. Invece, io e i miei compagni abbiamo colto l’occasione per fare un po’ di baldoria in discoteca (qualcuno mi dirà: “come se avessimo bisogno di una scusa!”) e immagino che qualcuno abbia anche approfittato della vulnerabilità dei cinesi single nella loro ricerca dell’anima gemella.
Fin qui, insomma, tutto ok, è la vita. Tuttavia, a partire dal 2009, Alibaba, il colosso dell’e-commerce cinese, decide di promuovere la festa praticando sconti incredibili per 24 ore su parte della merce disponibile sul suo portale. Questo seguendo l’idea che "Lo shopping è la cura migliore ai problemi di cuore", nelle parole di Jack Ma, il fondatore di Alibaba. Partendo da guadagni pari a qualche milione di dollari tra 2009 e 2010, l’11 novembre del 2015 Alibaba ha venduto 14.3 miliardi di dollari di merce, rendendo la festa dei single del 2015 il più grande evento di e-commerce del mondo in termini di profitti. Tanto per dare qualche termine di paragone: il più grande evento simile che si tiene negli USA genera un profitto di 1.35 miliardi di dollari; l’anno scorso per lo stesso evento erano stati spesi 9.3 miliardi di dollari: quest’anno c’e’ stato un aumento del 53.7%, superando perfino ciò che gli stessi analisti di Alibaba si aspettavano, ovvero un incremento del 40%.
Quindi, allo scoccare della mezzanotte dell’11 novembre di ogni anno, sui portali di Taobao e Tmall, ma ormai anche su molti altri portali di e-commerce cinesi, scattano gli sconti, così come scattano i click furiosi dei consumatori cinesi. La mia collega ha detto di aver cominciato ad acquistare a mezzanotte e di aver smesso stremata alle 2 di notte. Un altro amico cinese dice di essersi svegliato verso mezzanotte e, guardando fuori dalla finestra, si è accorto che almeno il 50% delle luci del palazzo di fronte al suo erano accese, probabilmente gente in delirio per lo shopping online. Tra i prodotti che i cinesi comprano online non vi è nulla di particolarmente interessante o strano, nella maggior parte dei casi si tratta di elettrodomestici, vestiti e l’immancabile stock di cibo. Tuttavia, mi è stato riferito che qualcuno ha anche comprato delle banconote d’epoca da collezione.
Secondo i dati di Alibaba, sui suoi due portali erano disponibili 40,000 venditori e 30,000 diversi brand provenienti da 25 diverse nazioni. Durante la prima ora di shopping sfrenato si sono registrate 27 milioni di transizioni: questo a testimonianza di quello che il CEO di Alibaba aveva detto ai media, ovvero che la festa dei single di questa’anno era un’occasione per il mondo di testimoniare la potenza del consumismo cinese. Secondo le statistiche, verranno spediti 1.7 milioni di corrieri, mentre 400,000 mezzi di trasporto e almeno 200 aerei conterranno tutta merce comprata l’11 novembre. Io, per esempio, lavorando in logistica, ho sempre problemi nel periodo immediatamente successivo: ritardi su ritardi a causa di tutta la merce comprata che occupa posto nei mezzi di trasporto. Il mio fornitore normalmente mi manda una mail ufficiale con scritto: a causa del doppio 11, tutte le spedizioni potrebbero subire ritardi. Ah, la Cina!
L’e-commerce in Cina e’ oggettivamente il modo più efficace per promuovere i propri prodotti: le stime dicono che 668 milioni di persone sono collegate ad Internet, persone giovani e propense all’uso delle nuove tecnologie e che amano comprare su internet perchè più economico, facile, comodo e veloce, data anche la piccola incidenza che le spese di trasporto hanno sul prodotto finale.
Secondo AgiChina, il giorno 11 novembre il premier Li Keqiang ha contattato personalmente Jack Ma, congratulandosi dei profitti del giorno e dell’iniziativa, simbolo che l’e-commerce è ben visto anche dalla politica come efficace mezzo per promuovere i consumi interni alla Cina, uno dei grandi obiettivi della nuova politica economica del PCC. Data la debole crescita economica cinese registrata quest’anno (6.9%), il partito sta cercando di diminuire la dipendenza della Cina dall’export e di trasformare l’economia cinese in un’economia dei consumi e dei servizi, puntando ai suoi miliardi di persone come grande mercato di sbocco sia per la merce prodotta localmente che per i brand internazionali.
Sempre Agichina parla invece di un rapporto, divulgato dall’Agenzia Xinhua e pubblicato dall’amministrazione statale per l’industria e il il commercio (SAIC), il cui contenuto afferma che il 40% dei prodotti venduti online è contraffatto. Non solo: dal 2013 il SAIC ha registrato un incremento del 365% dei casi di contraffazione e scarsa qualità.
Nonostante le grandi vendite dell’11-11 e nonostante il commercio interno abbia registrato, nella prima meta’ del 2015, un +7% rispetto al 2014, gli economisti sono invece cauti nel dire che l’economia cinese sia sulla giusta via per trasformare il mercato interno in una bilancia degli squilibri delle esportazioni. Si tratta di un mercato ancora inesperto e a cui mancano le misure di prevenzione sociale necessarie per diventare un vero e proprio paradiso del consumismo.
Fortunatamente, le cose comprate su Taobao o Tmall possono essere rese entro 1 settimana dalla consegna se si riscontrano problemi di qualità o contraffazione. Dormite sonni tranquilli, insomma.
Il testo di questo post è stato utilizzato per la registrazione della puntata di “Cineserie” su Radio Meyooo, disponibile al link https://www.spreaker.com:443/episode/7156588 in streaming o per il download. Disponibile ora anche su Ipodcast, cercando “Radio Meyooo”.
Nessun commento:
Posta un commento