venerdì 17 giugno 2016

Notte prima degli esami

Mentre la scorsa settimana festeggiavamo la festa delle barche drago, tenutasi in Cina il 9, 10 e 11 giugno, in contemporanea si teneva un altro importantissimo evento per i cinesi: gli esami di maturità, in cinese “gaokao”.

Fonte: Reuters China
Il “gaokao” (高考), abbreviazione di “gaozhong kaoshi”, significa letteralmente esame delle scuole superiori, il corrispondente del nostro esame di maturità. La grande differenza tra i due sistemi è che, mentre il nostro esame di maturità consiste sostanzialmente in una valutazione generale dei cinque anni di scuola superiore, in Cina il gaokao rappresenta anche la selezione statale per l’ammissione all’università: più alto è il punteggio che gli studenti ottengono nelle prove, migliore sarà l’università alla quale avranno accesso. Di conseguenza, anche lavoro, stipendio e stile di vita che ci si potrà permettere nel proprio futuro, concetto strettamente similare al modello americano.

Storia
Il gaokao affonda le sue radici in profondità nella storia cinese. Si tratta infatti di un’antica tradizione che riporta agli esami imperiali, sostenuti fino al 1905 dai letterati che volevano accedere alle cariche pubbliche dello stato cinese. A testimonianza dello stretto legame con la tradizione degli esami imperiali, rimane tutt’oggi il termine “zhuangyuan” che un tempo si riferiva a colui che aveva ottenuto il punteggio più alto negli esami imperiali, mentre oggi designa colui o colei che ha ottenuto il punteggio più alto al gaokao. Siccome gli esami si differenziano tra il gaokao per le materie umanistiche e il gaokao per le materie scientifiche, ogni anno si avranno due zhuangyuan.
Ritornando alla storia, il gaokao è stato introdotto nel sistema scolastico cinese nel 1977 e da quel momento in poi è rimasto una costante della vita degli studenti cinesi delle scuole superiori. Prima del 2003, il gaokao si teneva a luglio, successivamente è stato invece anticipato al mese di giugno; la decisione deriva dal timore che il clima molto caldo, soprattutto nelle regioni al sud della Cina, possa influire negativamente sulla resa degli studenti.

Le date del gaokao sono ogni anno sempre le stesse: il 7,8 e 9 giugno. Quest’anno hanno partecipato al gaokao 9 milioni e 400,000 studenti circa, numero in calo di 20,000 rispetto al 2015. Nessuno quest’anno ha battuto il record tenuto dal signor Wang Xia, 86 anni, proveniente dalla città di Nanjing e che rimane decisamente al primo posto della classifica di partecipante più vecchio. L’anno scorso ha partecipato per la 15esima volta dicendo che, avendo solo un diploma di scuola professionale in materie medico/sanitario, vorrebbe invece ottenere una laurea in medicina per poter operare come dottore.

Funzionamento
L’esame si svolge nell’arco di due giorni per gli studenti che provengono dal corrispettivo del nostro liceo artistico (“yishu gaozhong”), mentre si svolge invece in tre giorni per tutti coloro che provengono dal corrispettivo del nostro liceo (“putong gaozhong”) che in Cina è solamente di una tipologia.

Nella maggior parte delle province, l’esame si compone di tre materie obbligatorie per tutti gli studenti: letteratura cinese, matematica e una lingua straniera. Vi è inoltre un'altra materia a scelta che si differenzia sulla base della tipologia di gaokao che si intende intraprendere: per l’indirizzo umanistico si deve scegliere tra scienze politiche, storia o geografia; per l’indirizzo scientifico tra fisica, chimica o biologia. Questo sistema non è uniforme in tutte le province, ma è quello che prevale nella maggior parte del territorio. Le province sono infatti relativamente autonome nella scelta delle materie da esaminare e quindi vi sono materie speciali che vengono affrontate solo nell’area di riferimento del proprio hukou.

Il punteggio totale ricevuto dallo studente è dato dalla somma dei voti presi per ogni materia. Di solito, per le materie obbligatorie, il massimo del punteggio è 150 per ogni materia, mentre per la materia a scelta è 300. Anche in questo caso, cambiando provincia, si cambia sistema e il punteggio massimo varia di anno in anno e di provincia in provincia.

In base al punteggio ottenuto, lo studente potrà avere accesso a università di primo livello, come l’Università di Pechino (Peking University) o l’Università Tsinghua, ovvero le università più prestigiose che assicurano un futuro brillante; le università di secondo e terzo livello, posizionate a un livello più basso nella classifica ma che assicurano comunque un diploma di laurea (in Cina la laurea di primo livello dura 4 anni, mentre la laurea specialistica 2 o 3 anni). Infine vi sono i “dazhuan”, ovvero le scuole professionali, di durata di 3 anni), i quali non conferiscono un vero e proprio certificato di laurea, ma un altro tipo di certificato non riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione che quindi non permette agli studenti né di poter proseguire con gli studi (a meno che non si vada in altra scuola professionale o in Cina o all’estero), né di ottenere, in generale, i migliori impieghi.

A seconda della provincia di appartenenza, gli studenti possono fare richiesta di entrata in una determinata università sia prima dell’esame, tenendo ben presente quale punteggio minimo devono ottenere per entrarci, oppure come avviene più frequentemente in tempi recenti, dopo che sono venuti a conoscenza del loro punteggio, compilando una lista in ordine di preferenza. Per ogni tipo di università, gli studenti possono selezionare 5 o 6 preferenze di istituzioni e programmi.

Commenti
Molte famiglie, proprio in base al punteggio ottenuto, decidono se mandare il proprio figlio a studiare nelle università di secondo e terzo livello, che certamente non hanno grande prestigio nella società cinese, oppure all’estero. Lo studio all’estero quindi non rappresenta soltanto una scelta voluta con l’intento di aprire la mente, fare nuove esperienze e ricevere un’educazione più libera, ma anche un modo per assicurarsi un futuro maggiormente prospero rispetto a quello che spetterebbe stando in madrepatria.

Ad esempio, nell’anno accademico 2015/2016, i progetti Marco Polo e Turandot hanno portato circa 3800 studenti a studiare negli atenei italiani nell’anno accademico 2015/16), ma quanti di questi hanno scelto l’Italia perché in discipline quali arte, musica, design, architettura e fashion l’Italia fa da padrone? Purtroppo, molti giovani cinesi scelgono l’Italia come meta del loro studio all’estero poiché è sufficiente un punteggio di 380 al gaokao, punteggio considerato in Cina molto basso che permetterebbe accesso solo a università di basso livello.

Inoltre, la pressione a cui sono sottoposti gli studenti cinesi è talmente forte che quello del gaokao è diventato un problema nazionale. Gli studenti devono memorizzare un grande volume di informazioni così da potenziare le loro abilità di scrittura per gli esami. In questo modo, si sviluppa una forte memoria, una grande abilità logica e forti capacità analitiche, ma poca immaginazione, poco pensiero critico e poca creatività.

Gli studenti non sono tuttavia gli unici a subire la pressione del gaokao, ma anche gli insegnanti. La società pone molta attenzione sul tasso d’iscrizioni alle università e quindi gli insegnanti sono giudicati dai genitori sulla base del loro successo nel preparare gli studenti affinché vengano ammessi alle migliori università.

Infine, gli studenti sono portati a vedere il gaokao, e di conseguenza la vita in ogni suo aspetto, come un gioco crudele, una guerra silenziosa in cui anche gli stessi amici e compagni di classe sono percepiti come dei potenziali e rischiosi nemici. Un proverbio molto popolare riferito al gaokao recita infatti: “Guadagna un punto e sorpasserai 1000 persone”, dove il verbo sorpassare non è reso con la sua accezione più comune, bensì con il termine “gandiao” (干掉) che  significa letteralmente far fuori qualcuno.

E’ chiaro in ogni caso che in questo sistema si perde totalmente la validità della singola persona, vengono ignorate le emozioni, i valori e la personalità del singolo a favore del punteggio. Non di rado, dunque, gli studenti soffrono di forte ansia prima e durante il test, alcuni svengono nell’aula dell’esame, altri ancora sviluppano differenti livelli di depressione clinica che arrivano addirittura al suicidio.

Politiche recenti
Il tema scottante del gaokao 2016 comunque sono le nuove politiche messe in atto dal governo centrale. Nella speranza di bilanciare lo sviluppo economico tra le zone costiere e quelle dell’entroterra cinese, nel 2014  sono state introdotte nuove politiche in un progetto pilota a Shanghai e nella provincia dello Zhejiang che dovrebbero prevedere una maggiore facilità di accesso alle università delle regioni costiere per tutti coloro che arrivano dall’entroterra o fanno parte di minoranze etniche. Il meccanismo attuale d’iscrizione all’università prevede che gli atenei riservino un certo numero di posti agli altri studenti locali, assegnando a richiesta altri posti agli studenti provenienti da altre regioni. Con le nuove politiche, ad ogni studente è assegnato un punteggio, basato su diversi fattori che ora comprendono anche l’appartenenza a una minoranza etniche o la località di provenienza, aumentando di fatto la possibilità agli studenti provenienti dalle altre regioni meno sviluppate dell’entroterra e agli studenti appartenenti alle minoranze etniche di entrare nelle università più ambite.

Tali politiche hanno ovviamente scatenato forti preoccupazioni e sentite proteste da parte di genitori e adolescenti stessi. Temono infatti che l’aumento dei posti riservati agli studenti provenienti dalle province meno sviluppate dell’interno del Paese possa escludere i loro stessi figli dall’accesso all’università, conseguenza che ovviamente ritengono ingiusta. Questo timore di subire un’ingiustizia deriva anche dal fatto che regioni quali Hubei e Jiangsu hanno rispettato per decenni e con grandi sacrifici la politica del figlio unico, per il quale ovviamente si aspettano il meglio. Aprire la strada ai giovani da altre aree del paese o ai giovani appartenenti a minoranze etniche che, si ricorda, non sono mai state vincolate dalla politica del figlio unico, è ovviamente percepito come ingiusto.
In conclusione, il governo dovrebbe, da un lato, garantire i diritti consolidati degli abitanti delle province più ricche e, dall’altro, riuscire a ridistribuire risorse e opportunità di studio e di lavoro ai propri cittadini nati e cresciuti nelle regioni interne del paese.

Curiosità
I zhuangyuan, ovvero gli studenti che hanno ottenuto il punteggio più alto, diventano delle specie di star: lo scorso anno, Liu Nanfeng, il migliore studente nel gaokao umanistico, è stato recuperato dalle sue vacanze a Chengdu con un servizio automobilistico speciale con chauffeur privato organizzato direttamente dall’università di Pechino che cercava di plagiarlo per farlo entrare nel loro ateneo.

L’anno scorso ben 1,465 studenti sono stati squalificati dai testi con l’accusa di essere “immigrati del gaokao”. Sembrerebbe che questi studenti, tra i quali anche figli di molti ufficiali del Partito siano migrati in Mongolia Interna per fare l’esame perché le prove, in quella regione, sembra siano più semplici.

Se da un lato i giovani sono concentrati al massimo delle loro forze, ancora più tesi di loro sono i genitori. Sul sito del ministero dell’istruzione si possono trovare indicazioni e suggerimenti, da come comportarsi con i figli a che cosa dar loro da mangiare per migliorare le prestazioni. Per i genitori in trepidante attesa del loro pargolo fuori dalle scuole vengono persino allestiti dei punti ristoro: acqua, posti a sedere e ombrelli per ripararsi da sole o pioggia vengono forniti, insieme a forniture mediche d’emergenza in caso alcuni genitori prendessero colpi di sole.

Si può anche aprire la porta del business sul gaokao: dagli studenti universitari assolti a 50 euro al giorno per ripassare e sovrintendere i ragazzi più piccoli nella preparazione pre-esame, ai venditori di sostanze e prodotti capaci di trasformare gli studenti in piccoli geni. Va per la maggiore, in questo momento, il “Naojiajia”, ovvero cervello eccellente. Si tratta di un kit miracoloso che promette di accrescere del 50% le proprie capacità di apprendimento, costituito da stimolatore di memoria, DVD, libretto di istruzioni e, per chi lo prenota via telefono, anche una confezione di pastiglie di DHA di potenziamento degli stimoli. Costo tra i 500 e 780 rmb.

Ma le assurdità non finiscono certo qui. A Tianjin troviamo dottori che, incoraggiati dai genitori, prescrivono la pillola a studentesse perché in modo tale da non essere “disturbate” dal ciclo mestruale durante i giorni di esame. Le fabbriche spesso lavorano a turni ridotti per mancanza di personale, gli uffici cambiano orario negli uffici e il traffico viene bloccato intorno alle zone di esame. Vengono anche apportate ingenti misure di sicurezza per proteggere la serietà delle prove. Lo scorso anno, gli ufficiali delle scuole di Pechino hanno seguito la consegna dei testi d’esame fino alle scuole attraverso l’uso di GPS, per assicurarsi che le domande non venissero rivelate in anticipo. Sempre per assicurare la serietà delle prove, in diverse province si sono utilizzati droni con incorporati degli scanner per scoprire eventuali furbate da parte di studenti attraverso segnali radio. Siccome gli studenti non possono portare nessun apparecchio elettronico nell’aula, il drone è capace di scovare anche quelli più “nascosti”, come per esempio le telecamere posto all’interno di penne, occhiali e termos.

Chi viene beccato a barare rischia non solo di essere squalificato impedendo la continuazione degli studi, ma da quest’anno fino a 7 anni di carcere. Non resta dunque che pagare qualcun altro perché faccia l’esame al proprio posto.


Il testo di questo post è stato utilizzato per realizzare la puntata “Esame di maturità: il gaokao” per Radio Meyooo, disponibile direttamente sul sito della radio o su Ipodcast cercando “Radio meyooo”.

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